Ciò è reso possibile con l'attuazione nell'intero parco di una serie di interventi di recupero e manutenzione, sia delle parti a verde che di quelle costruite, finalizzati anche a garantirne la vivibilità, spaziale e temporale, tramite l'erogazione di attività di tipo ludico, sportivo e ricreativo che potranno essere offerte ai cittadini.
Motore di questo processo, fortemente partecipato dai portatori d'interesse del territorio, è proprio la "rete", costituita da cittadini e da attori locali pubblici e privati (per lo più enti no-profit) i quali si impegnano a presidiare con continuità e a riqualificare le aree e le strutture del parco provvedendo anche all'erogazione di attività secondo criteri inclusivi . A tale "rete" verrebbe dunque affidato il parco.
Gli interventi di manutenzione e di recupero da attuare e le attività da svolgere dovranno trovare a monte il proprio presupposto in uno studio progettuale/programmatico condotto da esperti, secondo criteri suggeriti dall'Università, che possa al meglio interpretare il processo virtuoso di auto mantenimento e gestione partecipata che si desidera innescare.
Il progetto sarà presentato in un evento istituzionale venerdì 6 maggio 2016 alle ore 16.00 presso la Sala Nugnes, Palazzo del Consiglio Comunale, in via Verdi 35, Napoli.
Per tutti i dettagli è disponibile il download della locandina